lunedì 12 ottobre 2009

Colpa della scuola se in Italia si legge poco?

Il mio autore ritiene che propria la scuola sia una delle cause dello scarso amore dei ragazzi per la lettura. Me l’ha confidato sabato scorso, appena tornato dal Pisa Book Festival.
“Saranno state le dieci, ho incontrato Nicola Bianchi davanti alla sala Fermi. Stretta di mano, abbraccio e la più banale delle domande: che ci fai qua? Presento il mio ultimo romanzo Dodici lunghissime ore, mi ha detto. Vengo a sentirti, ho detto.
Venti minuti dopo sono entrato in sala. C’era un gruppo di ragazzi sui 16 anni, sparuta rimanenza di una intera scolaresca pisana. Non potevo stare fino alla fine e sono uscito. Fuori dalla porta ho vsito altri studenti che dovrebbero dovuto stare dentro. Altri ancora li ho visti in giro tutt’altro che interessati ai libri.
Mi sono chiesto: cosa fa la scuola a questi ragazzi per fargli odiare così tanto i libri?
Ho pensato ai miei, pochi e disastrosi, trascorsi scolastici e ho concluso: tanta dottrina e scarso entusiasmo e ancora meno amore.
Se, prima ancora che volermi inculcare la perifrasi, la metrica, mi avessero proposto con amore ed entusiasmo la lettura di un romanzo epico e appassionante che narra le traversie di un gruppo di profughi, scampati all’eccidio dopo una sanguinosa guerra, in balia di capricci divini, con naufragi, storie d’amore e promesse di vendetta, incontri con popoli e terre sconosciute, racconti di usanze antiche, forse, e sottolineo forse, non mi sarei fatto rubare, per averla lasciata oltre un mese inoperosa sotto il banco, la costosa traduzione cartonata di Bacchelli dell’Eneide, comprata con sacrificio dai miei genitori”.
Non so se il mio autore abbia o meno ragione ma mi sento fortunato di non avere la stoffa per entrare a far parte dei testi scolastici.

mercoledì 7 ottobre 2009

Un gradito commento che Virginia Cortese, giornalista del settimanale CONTROSENSO, ha inviato al mio autore

BELLISSIMO!!!!
HO APPENA TERMINATO LA LETTURA DEL TUO ROMANZO... MI E' PIACIUTO MOLTISSIMO, E ORA SONO VITTIMA DI UNA SENSAZIONE CHE MI COGLIE OGNIQUALVOLTA TERMINO UN LIBRO CHE MI HA RAPITA IN MODO CONSISTENTE, UNA SORTA DI TRISTEZZA NOSTALGICA, SENTO LA MANCANZA DEI PERSONAGGI, COME SE FOSSERO MIEI AMICI CHE PARTONO E NON POTRO' RIVEDERE A LUNGO!
L'HO LETTO NEL WEEK END, IN RELAX, HO RESPIRATO UN'ATMOSFERA INTIMA, FAMILIARE.
SONO PAZZA DI 'TONINO'!!!! NON LO TROVO POCO 'UMILE' COME DICI TU, AL CONTRARIO HO RINVENUTO IN LUI UNA SENSIBILITA' NON COMUNE NEGLI UOMINI (MASCHI, NON GENERE UMANO!!)
TI SALUTO!
A PRESTO
VIRGINIA :-)